Sei personaggi in
cerca d’amore
Recensione di Osvaldo
Contenti
Uno splendido film sull’amore e i suoi molteplici e complicati labirinti
che a volte avvicinano e altre volte allontanano le vite incrociate di un
gruppo di amici e parenti, che alla fine di ogni singolo percorso,
apparentemente slegato dagli altri, troveranno una via d’uscita comune superando
le reciproche barriere delle incomprensioni, dei pregiudizi e delle rivalità. Una
riappacificazione figlia dell’empatia che ogni
personaggio proverà per Elena, quando la donna verrà colpita da una
grave malattia che sconvolgerà non solo la sua, ma la vita di tutti.
Spiegazione implicita dell’“Allacciate le cinture” che leggiamo nel titolo, da tradursi
come un accorato appello a tenersi saldi e pronti ad affrontare le avversità
dell’esistenza, in specie quando queste si disvelano in modo inaspettato ed
improvviso.
Un’intricata matassa di sentimenti che il regista Ferzan Ozpetek è
riuscito a dipanare con grande efficacia
e naturalezza non solo per proprie capacità, ma anche grazie ad una prelettura
della sceneggiatura del film a cui ha partecipato tutto il cast di attori, che
in tal modo si è presentato già ben preparato sul set, persino capace di apportare
migliorie alle singole battute durante le riprese del film.
A tutto merito di un regista disposto all’ascolto degli attori e non
solo ad ottimizzarne la recitazione. Una lezione di metodo che giocoforza
produce dei personaggi strutturati e ben caratterizzati, tra i quali spiccano i
seguenti sei in cerca d’amore…
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