martedì 7 giugno 2011

REFERENDUM 2011: Come Sì Vota


Domenica 12 e Lunedì 13 giugno si voterà per abrogare quattro articoli di legge: due inerenti alla privatizzazione dell'acqua, uno relativo all’energia nucleare e uno riguardante la questione del legittimo impedimento.

Il referendum sarà valido solo se raggiungerà il quorum del 50% +1 degli aventi diritto al voto. Le urne saranno aperte domenica 12 giugno, dalle 8 alle 22, e lunedì 13 giugno, dalle 7 alle 15.
Di seguito trovate l’elenco di ogni quesito sottoposto a referendum.


1) SCHEDA ROSSA: Privatizzazione dell'acqua, primo quesito su “Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Abrogazione”: la proposta è l’abrogazione dell’art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008 , relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Secondo la legge la gestione del servizio idrico puo' essere affidata a soggetti privati attraverso gara o società a capitale misto pubblico-privato in cui il privato viene scelto attraverso gara e detiene almeno il 40% del capitale.

2) SCHEDA GIALLA: Privatizzazione dell'acqua, secondo quesito su "Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma”: la proposta è l'abrogazione dell'articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 per quel che riguarda la parte che sostiene che "la tariffa per il servizio idrico va determinata in base all'“adeguatezza della remunerazione del capitale investito”. In sostanza secondo la legge approvata un gestore puo' caricare sulla bolletta fino al 7% in più senza che questo venga investito per migliorie sull'infrastruttura.

3) SCHEDA GRIGIA: Energia nucleare, terzo quesito su “Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme”: la proposta è l'abrogazione del "decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare".

4) SCHEDA VERDE: Legittimo impedimento, quarto quesito ovvero "abrogazione dell'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonché l'articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza".

“Gesù” disegno di Osvaldo Contenti



Il mio Gesù è un comunissimo carpentiere, un artigiano che utilizza il legno per erigere delle strutture provvisionali. E il mio disegno lo rappresenta proprio durante una fase di questo suo lavoro, con la particolarità che la sofferenza impressa sul suo volto fa intuire che egli presagiva con sufficiente nettezza il calvario fisico e psicologico a cui sarebbe andato incontro. Naturalmente la mia idea di un Gesù presago della sua fine è soltanto un’ipotesi, ma credo non del tutto peregrina, se confrontata con l’attenta lettura dei Vangeli canonici, dei cosiddetti apocrifi, di quelli gnostici e anche dei Manoscritti del Mar Morto, in cui spesso affiorano vari indizi che fanno pensare a un Gesù consapevole del tragico epilogo della sua vita terrena.

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La poetessa Valeria Catania, con una lirica di indicibile suggestione e potenza, ha omaggiato quest'opera con i seguenti versi:

Dal di fuori respiro rifugge assetata penombra d’incenso amarastro/
Sottopelle iridale reintegra spregiudicati frammenti di sole ventoso/
Onda celeste attende catene cogitanti trasversali/
Dolore concentrico necessario capta assottigliando infinitesimo/
Vuoto portante d’inammissibile angoscia preda l’umano/
Elevazione urlata /---/


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Ancora Valeria Catania con una delicata ghirlanda di incantevoli versi dedicati a questo disegno:

UN DISEGNO UN SILENZIOSO CAPOLAVORO URLATO -----UN OLTRE SEMPLICEMENTE TRASUDANTE-------
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Alcuni amici di Facebook hanno omaggiato il mio disegno di Gesù con questi splendidi commenti:

Gloria Pernarella
Credo che ognuno abbia il suo, credo che ognuno abbia la sua visione. Pensa, noi cristiani crediamo sia il figlio di Dio, per i musulmani è solo un profeta, come Maometto. E cmq mi piace pensarlo come un comunissimo artigiano. Un bacio Osvaldo

Eliane Micheluzzi
Io che sono atea, mi piace l'idea che il tuo Gésù sia un carpentiere, un artigiano, bellissimo il tuo dipinto...ciao Artista...amicizia della francese..

Alessio Patti
L'immagine descrive bene "l'Assummuru" termine che nella nostra lingua siciliana descrive il terrore, la paura di quel che sta per accadere. Sei bravissimo. Il tuo Gesù è parlante!

Anna Maria Angioi
Io sono credente, e in quanto tale penso che Gesù conoscesse o almeno presagisse il suo destino... è venuto per essere "il Seme" che solo morendo può dare frutto. A parte questo, mi piace molto il tuo dipinto, mi piacciono i colori caldi della terra che mi fanno pensare anche alla fatica fisica del lavoro da carpentiere e insieme l'arancione che mi trasmette un abbraccio avvolgente, una promessa che mi dà energia e fiducia. E' un Gesù pensieroso, ma non mi sembra spaventato dalla prova che lo attende. Ma poi, ciascuno di noi mette ciò che sente anche nelle opere altrui...

Melina Gennuso
Ognuno di noi è alla ricerca di qualcosa alla quale non sa dare un nome nè un volto...forse è la segreta consapevolezza di poter avere sempre uno scopo da raggiungere e non dire a se stessi "non ho più sogni"...Il Dio pensieroso, ha un volto "naturale", direi "umano", e come tale, nasconde in sè il dolore per tutto cio' che succede nel mondo...Sempre bravissimo, Osvaldo, ammiro la tua bellissima arte, lo sai. Grazie!

Angela Ragusa
Nello sguardo del tuo Gesù si compie il Verbo...e quel legno sul quale si poggia ci racconta il destino della croce...In quel volto di uomo hai sintetizzato l'essenza del credere in Dio...

Francesco Era
Un saggio di tale portata non può non prevedere o perlomeno intuire dove ti porterà un certo percorso, il viso del tuo Cristo è giustamente sconsolato sa che nessuno a parte qualche donna riesce a capirlo in profondità, neanche i suoi apostoli. Potrebbe evitare la morte ma non lo fa perchè lui non ha paura della morte è venuto proprio per prepararci ad essa, quello che ancora ci tormenta, arrivare all'ultima porta preparati e sereni, lui c'è riuscito. Veramente molto bella la figura del tuo Cristo, grazie Osvaldo un abbraccio ciao :-)))

Anna Maria Ciaurro
Più guardo la tua Arte e più sono in difficoltà... mi pongo la domanda se il mio commento potrà rendere l'idea di quanta fatica e bellezza sto per analizzare; questo tuo Gesù in particolar modo mi ha dato una scossa emotiva appena l'ho visto; parla con questi occhi meravigliosi, lunghissimi fatti apposta per contenere tutto il peso del dolore al quale i pensieri hanno plasmato il senso di sofferenza che da essi in primis traspare... il volto si affianca a questi occhi;con la stessa intensa consapevolezza di quel terribile evento al quale egli "Gesù" sa di non poter opporsi... anche se ha pregato perchè quel Calice gli fosse allontanato... quando ne fosse possibile. E questa mano stetta al legno del suo mestiere ma che ovviamente è il simbolo della Croce su cui egli sta meditando la fine, quasi si vede quell'abbandono alla sorte nella presa di questa mano forte e decisa; a testimonianza di quel che è stato Gesù... Un Uomo che ha accolto il suo destino pur essendo consapevole di dover affontare la Morte e quindi stringere i denti per una sofferenza molto grande; poichè neppure Lui sapeva come fosse Morire! Infine il colore dello sfondo "Questo giallo luminoso" può essere che rievochi la luce straordinaria che Gesù ha emanato per convertire e questo colore scuro può infine rammentare quello del suo sangue versato!Namastè ,Osvaldo!

Marianna Micheluzzi
E' un Cristo vero Dio e vero uomo quello che hai raffigurato. Emana un'intensità emotiva non comune e questo perché l'artista ha avvertito una profonda emozione nel raffigurarLo. La stessa che viene comunicata a chi sa leggere l'immagine.Complimenti vivissimi. Un abbraccio.♥

Silvia Capecchi
Davvero molto bello. Mi colpisce lo sguardo in cui intravedo tante cose..la tristezza, la consapevolezza ma al tempo stesso una forza limpida che non è della terra.Grazie del Tag:)

Maria Pezzica
L'espressione del volto, parla, Osvaldo sei bravissimo, appena l'ho veduto ho ricordato questo dipinto. Un bacio ♥

Mina Pensi
Gesù,il figlio dell'uomo...!Colui che ha rinunciato alla sua divinità per assumere sembianze semplicemente umane...per far sì che le scritture si compissero e che la missione della propria vita cambiasse il destino dell'umanità....Un peso portato con consapevole obbedienza al volere misericordioso del Padre ! Dentro di sè EGLI realizza una vicenda umana che ha come punto focale L'INCARNAZIONE e come tale essa diventa la sublime testimonianza dell'appello all'amore al sacrificio per gli altri....Gesù ,con la parabola della sua vita , comunica ai fratelli che la sofferenza nata dall'amore senza se e senza ma è come un albero dalle radici salde e profonde che fiorisce luce e speranza...Vita vera plasmata dalla misericordia del Padre...Ed è così che il tuo Gesù è pura luce di consapevole amore ed obbedienza alla morte in croce....Sguardo intenso profondo lontano....che vede il compimento della volontà divina...che osserva i momenti finali della sua gloria e della risurrezione come dono a tutta l'umanità!La sua mano è forte e regge il legno della croce...un passaggio fatto di atroce dolore,di sangue,di solitudine!!!Sì, di SOLITUDINE! Gesù si è sentito abbandonato ai piedi della croce e da uomo si è sentito solo,con tutto il peso del martirio!Egli parla a te che lo osservi e ti comunica la sua vicinanza e ti chiede di far parte della sua sequela...di camminare al suo fianco..Intorno si respira il colore e l'atmosfera calda dell'amore! La tua opera è convincente e commovente per la ricerca del senso profondo della vita!!!Grazie,Osvaldo.

Aldo Guadagnino
Che dirti Osvaldo? A me vengono in mente le migliaia di vittime per incidenti sul lavoro a causa del cinismo volto al profitto di imprenditori disonesti e senza scrupoli. Forse anche sui loro volti c'era la sofferenza e la rassegnazione, come presagio della loro morte violenta.

Mina Pensi
L'unica certezza sul Cristo è insita nell'intima esperienza di ciascuno di noi,nella lettura che facciamo della narrazione della Sua vita fino alla fine dei giorni....Atei,agnostici,credenti accogliamo in noi stessi la chiave di volta del senso della vita ...!Scaviamo nella profondità dell'animo alla ricerca della scintilla delle ragioni dell'esistenza...E la figura di Gesù offre a chiunque una risposta di amore tout court,di dedizione verso il debole e l'emarginato,di sofferto spirito di sacrificio dell'unica irripetibile esperienza di peregrinaggio che ci è data....E' luce per la mente,fuoco per il cuore,sorgente di acqua pura per il rinnovamento di propositi e valori fondativi,è terra di vita nella matericità e nella fisicità....Il Cristo ingloba la voglia di amare senza alcun limite nè confine....!!!!

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Ancora su Facebook, il poeta Gian Contardo Colombari ha dedicato al disegno di Gesù questa sua straordinaria e vibrante poesia:

"Cosa ne sapete voi,
o uomini stolti e presuntuosi,
della mia vera vita,
delle mie vere emozioni,
dei miei veri ideali?

Cosa ne sapete voi di me,
educati a credere
ad altrui interpretazioni su di me,
a scritti i cui autori
nulla hanno sentito direttamente da me,
a dogmi che io mai ho istituito,
a strutture di potere temporale che mai ho immaginato?

Cosa ne sapete voi di me,
della mia volontà di stare dalla parte degli ultimi
quasi sempre tradita
dalla vostra ipocrisia
e dal vostro cinismo,
dal vostro appropriarsi della mia immagine
per i vostri fini?

Cosa ne sapete voi delle mie ultime ore,
dei miei attimi di debolezza
in cui ho maledetto
la mia decisione di sacrificarmi per voi,
in cui, se avessi potuto,
sarei tornato indietro
per vivere, per poter vivere?

Cosa ne sapete voi di me?
Continuate ad ignorare
la sola, unica verità al mio riguardo:
io sono morto e nessuno,
anche e soprattutto
quelli che credono di sapere,
ha mai saputo"

(Yehoshua ben Yosef).