giovedì 12 maggio 2011

"BOCCA SGUALCITA" disegno di Osvaldo Contenti



La fatica ti reclina la testa. La posa del sonno ti sgualcisce la bocca. Attorno c’è un’aria tiepida, forse un annuncio di primavera. Il Valentino ci attende, per i miei giochi sull’erba del parco e i tuoi cruciverba. Ma non voglio svegliarti, perché Torino, non so perché, è molto più bella quando ti addormenti. Quindi resto seduto a guardarti, con il pallone da calcio sottobraccio e un mucchio di figurine dei calciatori ficcate nelle tasche dei miei calzoncini corti. La faccia di Sivori spunta fuori dalle altre, e io rivedo i suoi gol e quei suoi calzettoni abbassati che mi fanno tanto ridere. Poi ti svegli e mi accarezzi i capelli. Ti sorrido. “Quant’è bello il mio ometto”, mi dici. Arrossisco, come sempre. Abbasso la testa e stringo la punta della tua mano nella mia, perché è ora di uscire.