martedì 1 gennaio 2013

“La Sibilla di Cuma” opera di Osvaldo Contenti

“Nam Sibyllam quidem Cumis ego ipse oculis meis
vidi in ampulla pendere, et cum illi pueri dicerent:
Σίβυλλα τί θέλεις; respondebat illa: ἀποθανεῖν θέλω.”

Brano tratto dal prosimetro (prosa e versi alternati in modo armonico) intitolato “Satyricon”, attribuito a Petronio Arbitro (sec. I d.C.)

Traduzione in italiano: “Io stesso vidi proprio con i miei occhi a Cuma la Sibilla dondolarsi in un’ampolla, e quando quei fanciulli la schernivano: “Sibilla cosa vuoi?”, lei rispondeva: “Voglio morire!”.

English translation: "I saw with my own eyes the Sibyl at Cumae hanging in a cage, and when the boys said to her: “Sibyl, what do you want?” she answered: “I want to die.”

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Facebook si sta rivelando una vera fucina di straordinari talenti poetici (molti editori ne dovrebbero tenere conto!). Prova ne sia la seguente, fantastica terzina di componimenti delle poetesse Valeria Catania, Mina Pensi e Angela Ragusa, che hanno omaggiato in modi travolgenti e inebrianti l’opera riprodotta in questo post. Riconosciamolo, solo delle donne potevano far rivivere la Sibilla di Cuma ridonandole una luce così intensa, furente ed ardente! Leggete e verificate voi stessi quanto ho appena detto.

Intarsiando diversione risuonò brivido ancestrale destrutturando nudità d'animo/---/
VALERIA CATANIA

Segreti legge la sibilla...
misteriosi vaticinii nel cuore e nella mente
lungo la sabbia del tempo!
Disvela dubbi attraverso dubbi
nelle radici del timore imperituro...!
Femminile sguardo
fruga viscere ardenti
e lieve, sfoglia
le pagine nascoste
nelle pieghe dell'umano destino....
Volto di giovane bellezza
fiorisce sagge e velate parole
di arcaica mente primordiale
..... E dondolii ammaliano
sogni in divenire....
Baluginii guizzanti ravvivano
ombre di tedio e stasi...
Sinaptiche immersioni circolano
nelle vissute e caleidoscopiche pupille....
Seduzione di beffarde ore conduce
a stanco languore di morte....
Ampolla di vita ....
frastuono di onde...
scintille
assopiscono l' incanto
e lungo il riposo di agognata infinitudine
reclamano ceneri
dopo l'immenso scoppiettar di fuoco ardente!!!!
Tutto trapela dagli occhi
che concentrano magici richiami...
Sbalordiscono i sensi!!!!!!
MINA PENSI

Svela lo sguardo e accenna al sorriso,
Sibilla conosce l'arcano e accoglie
la morte dal profondo di sé…
agli uomini non è dato capire
quale mistero ella incarna nel sogno…
il mistero, forse, degli occhi di ghiaccio
a celare il brivido di ogni passione
nascosta nel cuore del falò della sera
che inevitabile muore tra cenere grigia
sotto la luna che manca a levante.
ANGELA RAGUSA