venerdì 8 luglio 2011

"GRAFICA SCULTOREA" di Osvaldo Contenti



I momenti in cui si passa dal progetto grafico di una scultura alla realizzazione tridimensionale di quest’ultima sono i più esaltanti per un artista. Perché a tutti, una volta o l’altra, è venuto in mente di porre in sospensione i due processi creativi, cercando addirittura di creare un’impossibile fusione tra le due fasi artistiche, per far coesistere, in una stessa opera, il disegno e la sua espressione a tuttotondo. Ma è davvero irrealizzabile una scultura che contenga in se il disegno che l’ha ispirata? Quando mi sono posto quest’interrogativo l’ho subito giudicato inapplicabile, una delle mie tante fantasie destinate a rimanere pura teoria. Ma poi mi sono tornati in mente i “Prigioni” di Michelangelo Buonarroti e la loro presunta “volontà” indirizzata al volersi “liberare” a tutti i costi dalla pietra che li teneva imprigionati. Un concetto che, in senso lato, potevo sfruttare per dare vita all’idea di una “grafica scultorea” che rispondesse, almeno in parte, all’interrogativo di cui sopra. Il risultato di tutto questo pensare è l’opera che vedete riprodotta in questo post.
Il risultato di tutto questo pensare è l’opera sperimentale che vedete riprodotta in questa nota, che ora sottopongo al vostro giudizio critico.

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"Una sorta di idolo vibrante in cui la grafica sembra sottolineare la chiusura, l’alterità dell’espressione rispetto alla comune vita reale"
Teresa De Salvatore


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L’inteso pregresso vortica dipanando scelte d’irrisolto/ Morfeo scuote scollando perifrasi enzimatica/ Il tutto ed il nulla dissolvono fugacità ombrosa/ Risveglio di nuova vita vera/
Brivido-----------------/---/

Buon tutto Maestro dell'Oltre
Valeria Catania


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Ed ecco di seguito altri interessantissimi commenti critici, a volte favorevoli e a volte no, indirizzati a "GRAFICA SCULTOREA" da parte di alcuni carissimi amici di facebook:

Alessio Patti
Oggi con la grafica virtuale possiamo fare di tutto, anche rispondere al tuo quesito. L'immagine che tu pubblichi è bidimensionale, e sembra essere stata trattata con CorelDraw nel tipico effetto plastic... Interessante quest'opera come tutte le tue espressioni artistiche. Ogni tanto mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu invece delle mie scritture e video artistici. Grazie Osvaldo!

Maria Pia Monicelli
Dopo la spiegazione di Alessio posso solo aggiungere un mio parere sul risultato: è davvero originale, c'è sempre quella visione metafisica (extraterrestre) che ti contraddistingue. Grazie..:)

Marianna Micheluzzi
Risultato superlativo! Davvero. la scultura tra le ARTI è per me la più affascinante. E' VITA .Grazie.♥

Angela Ragusa
Appena l’ho vista, prima ancora di leggere il tuo commento, ho provato un gran voglia di "sentirla " tra le mani come se potesse emanare non so quale magica sensazione...Toccarla e semplicemente al tatto seguirne i contorni, magari ad occhi chiusi, per dare alla mente la possibilità di goderne della sua bellezza senza l'inquinamento di altri sensi...Ma è Rame?

Mariaconcetta Lo Re
Osvaldo mi apri uno scenario nuovo riguardo all'arte. Mi inviti a riflettere. Ci provo, ma non sono brava. L’arte non è intelligenza, l’arte è molto di più. L’arte è il superamento dell’arte stessa.
Se si parla soltanto di mani nude, allora non avrebbe senso nulla dell’arte fino ad oggi, ed anche il concetto stesso di arte sarebbe un paradosso poiché la creazione artistica è un componimento pensato e strutturato.
Questo vale per la pittura, la musica, la scrittura, la scultura fino al cinema ed alla fotografia.
Prendiamo ad esempio un’opera d’arte che si presenta molto molto semplice e proprio in virtù di questa semplicità possiamo scorgere la genialità dell’artista: essa ci appare semplice proprio perché tanto lavoro è stato fatto dietro. Questo è il minimo comune denominatore di tutte le arti: là dove si manifesta la semplicità disarmante del sublime e della bellezza, vi è il massimo dello studio e dell’artifizio. In questa alchimia nasce la genialità. Grazie ***

Roberta Mabilia
Buon pomeriggio Osvaldo, ti dirò in tutta sincerità non riesco a commentare bene questa tua opera, poichè non amo il genere. Non sarei inerente nè coerente, ed io sono abituata a recensire, commentare con cognizione di causa. Ammiro Michelangelo Buonarroti, ho letto tra le sue diverse affermazioni: "Non vedo l'ora che arrivi da Carrara il blocco di marmo che ho ordinato. L'opera che ho in mente si trova già dentro al blocco di marmo, e mi sta gridando, liberami!" Ed è così che sono nate le sue opere più belle e maestose. Nate tutte dal marmo. Nella tua versione caro Osvaldo, l'operato non riesco ad apprezzarlo., forse il colore, forse l'immagine un po' dura...Insomma, non voglio mentirti. Ciononostante ti ringrazio, ci mancherebbe. Ciao e buon fine settimana.

Salvina Alba
Come opera sperimentale non c'è male... anzi la definirei ben riuscita, da ammirare girandole intorno e, se possibile, sfiorandola. grazie!

Mina Pensi
E' tutto un cesello di luci,sfumature di colori,ombre ...per delineare pieghe, rughe di espressione, rotondità, protuberanze! Simula il colore rosso del rame appena fuso e rovente nella cavità di questa maschera di sole infuocato...! Volto misterioso del Fato che dall'alto di una roccia montagnosa guarda un'umanità ignara e curvata nel faticoso andare...Bella immagine scolpita che dimora negli occhi di chi osserva incuriosito e compiaciuto! Secondo me,Osvaldo,questo tuo dipinto ha una duplice identità tecnica ben riuscita! DI FATTO LA PERCEPISCO COME SCULTURA IN RAME. In verità altre tue opere si presentano come sculture in legno dal colore intenso e caldo e si staccano nettamente dallo sfondo....Devo confessarti che questa tua opera mi incuriosisce e mi attrae...Grazie,caro Osvaldo...Complimenti!

Francesco Era
Penso di capire e condividere le tue esaltanti emozioni, anche se nelle mie modeste realizazzioni non ho mai fatto grafica nel senso che ho un'idea, prendo un pezzo di corallo o legno e "scalpello", certo quando vedo che il corallo o il legno riescono a tridimensionare un mio pensiero, provo un'emozione unica. Mi piace tanto la complicità che tu hai con i tuoi lavori, ci metti anima e cuore. Un caro abbraccio Osvaldo, ciao :-)))

Melina Gennuso
D'accordo con Francesco, le tue emozioni riesci a trasmetterle a noi. Grazie, Osvaldo, bellissima opera, avvolta nei silenzi e nei misteri... :-)

Simonetta Della Scala
la filigrana della lama sul dorso del bronzeo traccia possibili vie di confine ultimo e ultimativo, come se ci si domandasse, come l'artista stessso ammette, fin dove ci si può spingere.. e quest'opera enigmatica, notturna, come davvero un bagliore sulla nuit, un nugolo di lucciole che si incarnano per un attimo lasicandoci il senso di "asparizione" ma nahce di una solidità dolcemenete e ferocemente inafferrabile, sferica nel suo darsi, si snoda in una compattezza labirintica polisemica. sds

Marina Sarti
Ciao Osvaldo, mi piace il tuo modo di descrivere un qualcosa di indescrivibile il disegno che diventa oggetto penso sia più difficile da immaginare di un'idea che diventa dipinto... per ambo le cose ci vuole una particolare sensibilità e non di rado il risultato e sorprendente! Per me la risposta alla tua domanda è no, non è irrealizzabile... ma per me spiegare come riuscirci è un'impresa al di là delle parole che posso usare. Il risultato può piacere o non piacere ma la meraviglia, la gioia, il timore (riesco-non-riesco) sono "doni" che facciamo a noi stessi, doni meravigliosi e ogni volta nuovi, diversi, intensi. Ti accludo il messaggio di una mia amica...

> Teresa De Salvatore commento sulla bacheca di Marina Sarti:
Una sorta di idolo vibrante in cui la grafica sembra sottolineare la chiusura, l'alterità dell'espressione rispetto alla comune vita reale. Direi all'autore di andare avanti. Puoi inoltrarlo a Osvaldo.

Anna Maria Angioi
Come al solito, arrivo in ritardo. Nello schermo piatto del pc non riesco a capire se sia un oggetto bi- o tridimensionale, ma a me ha dato l'impressione di una figura che tenta con sforzo di liberarsi da un velo (la tela del quadro?) che la trattiene e la costringe ad una staticità insopportabile.

Anna Maria Ciaurro
Quando l'artista arriva a rappresentare il suo pensiero in tutte le sue sfaccettature allora vengono fuori capolavori come questo... Osvaldo ha fatto di quest'opera un insieme di movimenti e di stati di stallo... questa immagine parla con la voce della forza del pensiero, sembra proprio che il disegno di essa si appresti ad uscire fuori dalla sua dimensione premendo con forza contro quella membrana "d'acciaio" trasparente che lo trattiene come a volerne impedire il movimento anzi; la nascita... per liberarsi dalla "prigionia" del immagine e farsi quasi carne. L'impressione della più assoluta tridimensionalità che trasmette questa Opera è quella che al seguito di questa testa ci sia anche un corpo anche se non lo vediamo! Il colore rosso del sangue, dà l'idea di quanta vita trasmette, e quel color bronzo e quella espressione mi ha fatto venire in mente un guerriero che non si arrende. Grazie Osvaldo, mi dai modo di spaziare nella voragine del vulcano della tua fantasia.

Katia Pessolano
A me vengono in mente i magnifici dipinti di Modigliani, credo che lui sia riuscito a sublimare il concetto di cui parli! P.S.: complimenti per la tua "sospensione":)