mercoledì 27 luglio 2011

“ANNI ’70” di Osvaldo Contenti



Non so che cosa ci avesse preso in quegli anni. Certo gli stimoli di una società in forte stravolgimento non ci mancavano davvero. Perché attorno a noi stava cambiando tutto: dai sommovimenti studenteschi all’uomo sulla luna, dalla musica rock alla pop-art, da Che Guevara a Herbert Marcuse, era tutto un fiorire di nuovi concetti e stili di vita, che specialmente per noi studenti del liceo artistico rappresentavano una sorta di manna dal cielo per le nostre attività inerenti agli studi o alle esperienze artistiche extracurricolari. Infatti, appena usciti dai cancelli del liceo, dagli zaini uscivano fuori coloratissime magliette realizzate in batik, collanine, anelli e bracciali di impronta “neoinduista”, poster legati a vari gruppi musicali e manufatti in legno colorato ispirati all’arte africana. Io invece avevo trovato un altro modo per trarre profitto dall’arte. Appena uscito da scuola raggiungevo di volata la Basilica di San Pietro e una volta all’interno mi disponevo dinanzi alla Pietà di Michelangelo, dove in circa mezz’ora realizzavo tre copie del capolavoro michelangiolesco (ripreso da varie angolazioni e disegnato con matita sanguigna) che poi, fuori dalla basilica, vendevo a dei turisti sempre molto ben disposti ad acquistare generosamente dei disegni originali riferiti all’insigne opera del Buonarroti. Insomma, in un modo o nell’altro, i colori e la vivacità di quei prodigiosi anni ’70 finivano per riversarsi sulle nostre vite e in senso lato sui nostri volti, come simbolicamente ho cercato di rappresentare attorno e sul viso del ragazzo raffigurato nell’opera che vedete in questo post.

:::::::

Di seguito, assieme ad una strepitosa poesia di Valeria Catania, vi invito alla lettura di una serie di illuminanti commenti, indirizzatimi su facebook, che molto meglio di me hanno sottolineato il senso e la sostanza di quegli indimenticabili anni '70.

"Anni '70"

Visualizzazioni irrompono affollando dissolvenze/
Gorghi caotici occasionali alimentano insaziabile sentire/
Riflessi/ soglia districano l’illimitato adagiandosi sulla soglia dell’essere altrove/
Infinitesima capienza muove l’universo/
Odoroso =A=more/---/


p.s. saluti dal luogo dove il silenzio fertile regna sovrano/---/

Valeria Catania

Marianna Micheluzzi
Dici cose verissime! Tanti sogni e tanta voglia di fare in quegli anni ! I migliori anni della nostra vita: impegno sociale, politico e culturale in senso stretto.Grazie.

Adele Parrillo
‎...Osvaldo...il Batik...l'insegnante di disegno e storia dell'arte ci insegnò a farlo... :-)

Alberto Barra Detto Capogiallo
Son grandi tematiche queste...le collane e l'oriente e l'africa ...a portata di mano...i quadri come grilli parlanti messi a tacere spesso dalla stupidità ideologica del potere...noi non siamo potere...nessun intellettuale vero e puro può esserlo veramente!...

Roberta Mabilia
E dici bene caro Osvaldo Contenti, perchè facendo parte integrante di quei bellissimi anni, confermo e ribadisco che quello che ci prendeva era dettato da una forte motivazione e determinazione, in quanto tutto ciò che posseggo oggi è dovuto al fatto che me lo sono sudato conquistato e guadagnato, con spirito d'iniziativa ed intraprendenza come hai fatto tu con i tuoi disegni all'uscita della Basilica. "Piccolo imprenditore di te stesso, idea, messa in pratica e guadagno meritato". Avevi i colori nella tua indole... Ciao amico caro, buona giornata.

Angela Ragusa
Ricordo quegli anni...sai anch' io volevo fare il liceo artistico ma poi decisi per il classico...quei ragazzi dai lunghi capelli ,così colorati,così avanguardisti spaventarono i miei genitori che mi convinsero per l'altro liceo....Anche se in una città piccola come Siracusa si viveva questo fiorire di nuovi stili mentre proliferavano tutti quei negozi di stile orientale dalle infinite collanine colorate,dai laccetti di pelle all'avorio, dalle borse di stoffa alle sacche all' uncinetto e a quelle sempre di pelle cucite a mano....e quante fragranze di profumi....patchiulli, incenso, sandalo...concentrati in quelle minuscole boccette....e chi dimentica...e tu con il tuo dipinto ci porti ulteriormente alla memoria quegli anni tracciando il volto di un giovane che potrebbe essere il tuo e i suoi lunghi capelli segno di anticonformismo e libertà....(sai i miei figli sono così...portano i capelli lunghi) e poi i tanti colori che sovrastano dallo sfondo....quei colori vivaci che sono simbolo di ogni bella gioventù.

Liliana Verdolin
molto gradevole...

Araba Fenice
Spesso mi kiedo, siamo cosi radicati e impregnati dei colori del nostro tempo ke nn saprei se li scambiassimo con le altre generazioni.....ma sicuramente ci danno la possibilita' di aggiungere nuovi colori.....affinke questa nostra tavolozza, sia sempre piu' riccca delle piu svariate sfumature...............♥

Alberto Barra Detto Capogiallo
La creatività vera .... forse è questa la vera trasgressione...i colori che paiono i soliti...poi diventano insoliti....ed allora nascono le opere d'arte...

Katia Pessolano
Che tristezza invece aver vissuto i vuoti anni '80! Gli anni in cui venivano addormentate le coscienze, l'energia e il potenziale creativo dei giovani attraverso il drive in e altre droghe ugualmente efficaci...gli anni che hanno visto morire gli ultimi veri grandi artisti del 900 come il magico Chagall e Picasso, come John lennon!Bravo Osvaldo a ricordare i ferventi anni 70 anche a noi che non li abbiamo vissuti, anche attraverso l'immagine e i colori del tuo lavoro!

Salvina Alba
Bello il tuo quadro! Quei colori sul viso e tutto intorno rendono bene l'idea dei "figli dei fiori", epiteto di cui ci fregiavamo con orgoglio, figli della pace e dell'amore che volevano cambiare il mondo... e in parte ci siamo riusciti!

Celestina Romito
I messaggi liberatori dei giovani contestatori del ‘68 passavano attraverso le forme creative e trasgressive dell'abbigliamento, cariche di richiami simbolici interculturali e pacifisti ...e si avvalevano della capacità aggregante della musica con i suggestivi concerti di Bob Dylan... nelle sue canzoni la rabbia e la poesia di una nuova visione del mondo che dette spazio e forza ad un grandissimo impegno civile... dei giovani attivisti ferventemente impegnati nella campagna contro il disarmo nucleare, a favore dei diritti civili delle minoranze etniche e della difesa dell'ambiente... furono gli anni in cui i giovani furono i protagonisti del cambiamento... gli anni del movimento studentesco... .che ci ha visti impegnati con l'occupazione delle università... ricordi incancellabili... ero al secondo anno del corso di pedagogia presso l'università di Bari...

Melina Gennuso
Ero a Torino, la mia adolescenza, le passeggiate sotto i portici di via Po, le manganellate in testa a carnevale da parte dei ragazzini impertinenti ehehhehe, i 45 giri nel giradischi, le gite al fiume e la spensieratezza dei miei anni...vorrei tornare lì, a quella età...Bello il tuo dipinto, Osvaldo, erano gli anni dei capelli al vento anche per i ragazzi, verso gli anni 80...grazie!

Francesco Era
I bei commenti hanno ben definito la magia di quegli anni. Mi ha incuriosito una frase del tuo racconto, "Io invece avevo trovato un altro modo....." Mi piace questo essere parte di un fiume in piena ma allo stesso tempo seguire una propria rotta come se sentissi un richiamo per qualcosa che avevi dentro...l'arte, la tua anima lo dimostra. Grazie Osvaldo un abbraccio ciao :-)))

Eliane Micheluzzi
Les années 70 représentaient pour moi et d'autres, des années formidables où tout était possible dans tous les domaines, il y avait de l'espoir pour tous les jeunes, qu'en reste t'il aujourd'hui ? la jeunesse est désespérée, les plus diplômés, les jeunes artistes et comédiens, les musiciens, les peintres, comme il est difficile pour tous de vivre leur passion, difficile société que la notre aujourd'hui...merci cher Osvaldo, tu es toi un artiste avec certainement des moments difficiles malgré ton talent...cependant je te souhaite le plus grande succès possible tu le mérites assurément...amitiés de ton amie française....Eliane

Roberta Mabilia
Che bella l'ultima citazione che hai postato alla fine: (Infinitesima capienza muove l'universo...) Sai Osvaldo, quando noi ragazze ci vestivamo di sgargianti colori, e sulle guance ci disegnavamo i fiori...Ecco, mi sono venuti in mente gli hippie e i figli dei fiori...I colori li avevamo dentro l'anima. Ciao e grazie a te.

Mina Pensi
Gli anni '70....La libertà di vivere,di creare,di amare,di pensare e di fare...!Come in ogni ventata di rinnovamento, c'è la forza e la scoperta delle proprie passioni e soprattutto la magia di trasgredire per gustare le conseguenze di idee e pensieri...La gioia e talvolta la rabbia di "mostrare" per lasciare segni tangibili dell'essenza e dell'esistenza...Parole e parole ,tracciati di idee per impostare un nuovo umanesimo...Creare,discutere,progettare,realizzare,immaginare,sognare...Grande fervore,amore per l'esistenza ovunque e con chiunque...Esaltante,e come tale, rischiosa e pericolosa,nel senso che l'ubriacatura ,qualunque essa sia ,porta a non riconoscere i limiti della realtà oltre i quali non andare...Se lo spirito di rinnovamento non è coniugato ad una stabile e chiara visione degli obiettivi, conduce al caos ed alla tragedia...L'animo vivace della gioventù intesa come primizia necessita di una dose, anche se minima, di maturità interpretativa...!Fiori,colori,disegni,profumi di mondi lontani aprivano gli orizzonti,spalancavano gli sguardi su altre dimensioni...si volava,si sognava!!!!Nel profilo del tuo giovane c'è tutta la simbologia di quegli anni!nonostante le esagerazioni,sono stati tempi memorabili! Al confronto con i giovani d'oggi,mortificati ed inibiti,i giovani di allora ne escono vincitori....Grazie,Osvaldo,per gli spunti di riflessione che ci proponi e per la tua bravura!

:::::::

...e, dulcis in fundo, un'altra splendida testimonianza-poesia di Valeria Catania:

Nascevo negli anni ’70 solo più tardi =studiai= le vite dei figli dei fiori / alcune artefatte altre intense/ autentiche/ vive/
Scrutavo/ ascoltando il battito del mio cuore / sentendo a pelle vibrazioni infinitesimali strutturate / La vera rivoluzione di tante monadi infuocate era quella di riuscire a conglobare un’infinitesima capienza che muoveva l’universo /
Alcuni dei loro passi erano mossi da un Odoroso Amore/----/

Un grazie Vivo / ai lindi ricami dell'artista Osvaldo Contenti /---/

Valeria Catania