Erinni, dal greco: Ερινύες dette anche Furie, Furiae, Dire, Dirae deae o, benevolmente, Eumenidi, Eumenides (“gentili”), nome usato per placarne le ire, nella mitologia greca e latina erano le tre sorelle che Virgilio chiamò: Aletto, Megera e Tisifone (da me interpretata), personificazioni femminili della furibonda vendetta punitiva.
“…dove in un punto furon dritte ratto
tre furïe infernal di sangue tinte,
che membra femminine avìeno e atto,
e con idre verdissime eran cinte;
serpentelli e ceraste avean per crine,
onde le fiere tempie erano avvinte.”
(Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Canto IX, 38 – 41)
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Anche quest’opera ha suscitato numerosi consensi tra la mie amiche di facebook, e non nego che questa mia interpretazione di una Erinni possa risultare particolarmente emozionante, ma non v’è dubbio che i commenti che potete leggere di seguito siano altrettanto carichi di ampiezze descrittive, di puntuali considerazioni e di aneliti poetici, tali da accompagnare l’opera in questione in una sorta di inscindibile simbiosi artistico-letteraria.
....un ammasso di energia che sprigiona la sua ira...... e fulmina con gli occhi chi del torto le vuol fare....
CLEO FACCINI
Esplosive, sovrapposte l'una sull'altra a cercar di placare la loro stessa ira fiammeggiante.
ROBERTA MABILIA
Intransigente acrobata iridale sfodera spire dentro notte infuocata/ preda tormento e struggimento maciullando l’insospeso di verità e menzogna / ---/
VALERIA CATANIA
Oltre all'immagine che concretizza quanto da te spiegato caro Osvaldo l'incantesimo continua con quei bagliori che accecano come può farlo solo l'ira di una donna!
ANNA MARIA CIAURRO
Furibonda? Una donna irosa , ma comunque un volto bellissimo che emana una luce straordinaria ......complimenti!
ANNA MARIA ZOPPI
Con questa immagine di straordinaria bellezza e di forza magnetica,mi hai veramente stupito, Osvaldo! Non ci si stanca mai di guardarla! Ti comunica un chiacchierio infinito di stelle luminose e di strade asfaltate da pietre roventi!Più che aggressività,io ci vedo la solidità della luce,la compattezza di un essere che sfida il tempo!
E’ vero non ci si stanca mai di guardarla.......in questa opera si legge l'anima di questo volto........ovvero l'animo dell'artista! E' la tua forza,la tua luce,che hai riversato in questa immagine! Ti abbaglia...è Sole! Osvaldo sai attraversare l'infinito e' coglierne la bellezza! Non dipingeresti in questo modo,se tutta questa bellezza non fosse già in te! Quel volto e' fermo,non conosce l'usura del tempo! Ti da' il senso dell'eterno; e' luce,nemmeno un filo d'ombra l'appanna! Ti ci aggrapperesti per andare altrove! Tira fuori questa luce,questa forza nel dipingere...stupisci le tue fate!
CATERINA VIOLA SCIMECA
L’elemento di forza della tua arte è l'intensità agli sguardi che riesci a dare in questi volti..gli occhi di queste tue figure parlano e comunicano il loro stati d'animo e noi osservatori ci sentiamo trascinati dal loro dire ...e allora ad arte si risponde con arte come spesso accade...
E questa immagine la sposerei con una mia poesia..la furia della giovinezza:
La furia della giovinezza
è parvenza d 'irreale questa polvere
nel pugno .Aggruma tutti i sogni e
rende vere immagini che rinascono
come ombre nella nebbia rarefatta.
Saranno i giochi rinnovati a far roteare
ancora i sensi nelle ellissi del piacere,
a procacciare nuovo cibo nel digiuno
di un letargo lungo anni.
Nulla può frenare il fremito di un vento
che torna con la furia della giovinezza,
nulla può fermare il ritorno alle sponde
nella terra azzurra dell’amore.
ANGELA RAGUSA
Cosa esprime,
o Furia,
il tuo glaciale volto,
forse placatosi,
irrigiditosi in algida posa
dopo uno scoppio d'ira
più o meno funesta?
Esprime
cattiveria,
aggressività.
oppure
sdegno
e sete di rivalsa
verso una subita
ingiustizia?
Esprime
abbagliante luce
d'artigliante violenza
oppure
fulgida riscossa
per secoli
di femminile oppressione,
di sfruttamento,
d'umiliazione,
di stupri?
Facile,
troppo facile
per dei maschi poeti,
per dei maschi
padroni di cultura
e di conoscenza,
attribuire
vizi e difetti
all'altra metà del cielo.
GIAN CONTARDO COLOMBARI
Fiera,feroce ....
Repentine movenze,
sguardo fulmineo
nell'atto di incenerire
volti ed animi
infuocati dalla passione e dal sangue ....
Vendetta e furia
nel cuore palpitante di donna-dea...
Chioma fluente
che lievita e ondeggia
inondata da chiaroscuri
suscettibili di tinte forti....
abitata da viscide creature
serpi cornute agitate da folle ira ...
Venti di procelle funeste e roboanti
annunciano lo spirito cacciatore e baldanzoso
nel petto traboccante!!!
Il volto attento ,
dalla bellezza sinistra e austera,
invoca il caos della punizione
tra flutti di lacrime insanguinate e fetide!!!!!
I suoi occhi trafiggono
sguardi accesi di peccatori spavaldi...
Nessuna remissione!
Nessun perdono ad un'umanità
immersa nella palude dei bassi istinti!!!!
Immagine palpitante
dai movimenti a spirale....
Pupille indomite
onnipresenti.....
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Indimenticabile.....
questa tua creatura
dal fascino di tigre selvaggia e graffiante
mi ha catturata.....!!!
Osvaldo,sei un mito
MINA PENSI