domenica 23 dicembre 2012

“Pensieri d’artista” di Osvaldo Contenti

È la mia ultima opera del 2012. Poi, finalmente, potrò dedicarmi a tempo pieno ad andare per mostre e gallerie d'arte, dove espongono degli amici o altri artisti, rinomati o meno. Perché, in ogni caso, c’è sempre qualcosa da imparare da questi meravigliosi colleghi che hanno tutti e tutte dei radiosi occhioni da bambino, con l’arte in tasca che spesso pesa molto più dei soldi per portarla avanti, con le dita sempre un po’ colorate e odorose di acrilici, tempere, acquarelli o carboncini, coi sorrisi velati da una stanchezza che gli divora gli occhi, con compagni e compagne, a volte tutt’e due assieme, che per strada li mandano a fanculo perché anche questo mese faticheranno a pagare l’affitto di casa, a causa di quella cazzo di fissazione di continuare a credere nell’arte! Perciò, quando ritrovo alcuni di questi artisti, mi mordo le labbra per trattenere le lacrime, dissimulando il tutto con un abbraccio fraterno e sincero, che però vuole nascondere i miei occhi umidi di amore per loro e per le loro vite appese ai muri, con cornice o senza.

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Non avrei mai pensato che un’opera solo schizzata come questa, praticamente solo l’abbozzo di un’idea (che riprenderò più compiutamente nel 2013), potesse trovare una rispondenza in una poesia di altissimo livello come quella dedicatami dalla poetessa Valeria Catania, che ovviamente ringrazio per il privilegio riservatomi. Di seguito, il testo di detta poesia.

Nel vento di ponente girovaga sferzando l'Oltre / Accoglie difformazioni al limite sconfinando nell'irrealizzato =E= tutto diventa ospitale /---/