martedì 30 aprile 2013

Valeria Golino – Fotoritratto ed effetto pittorico di Osvaldo Contenti




Valeria Golino fa il suo esordio alla regia cinematografica con “Miele” ed un cast di tutto rilievo che infatti, tra gli altri, annovera: Jasmine Trinca, Carlo Cecchi, Libero De Rienzo, Vinicio Marchioni, Iaia Forte e Roberto De Francesco. Il film, tratto dal libro A nome tuo di Mauro Covacich, distribuito da BiM, che sarà in concorso nella sezione Un certain regard al Festival di Cannes, uscirà nelle sale italiane il 1° maggio 2013.

Sinossi del film
Miele narra la storia di Irene, una ragazza di trent’anni che ha deciso di aiutare le persone che soffrono: malati terminali che vogliono abbreviare l'agonia, persone le cui sofferenze intaccano la dignità di essere umano. Un giorno a richiedere il suo servizio è un settantenne in buona salute, che ritiene semplicemente di aver vissuto abbastanza. L'incontro metterà in discussione le convinzioni di Irene e la coinvolgerà in un dialogo serrato lungo il quale la relazione tra i due sembrerà infittirsi di sottintesi e ambiguità affettive.

Trailer

FONTE: Ufficio Stampa: Silvia Palermo

martedì 23 aprile 2013

Narrativa: “Amo nutrirmi di te” di Renata Di Leo e Massimiliano Fusai


Narrativa: “Amo nutrirmi di te” di Renata Di Leo e Massimiliano Fusai
Favole moderne in stanze quotidiane
Recensione di Osvaldo Contenti

Ogni libro ha una sua particolare chiave di lettura e con essa delle serrature segrete, pudicamente ben celate tra le parole, che se fatte scattare ci permettono di aprire le porte dell’immaginario di ogni autore, addentrandoci nelle stanze ammobiliate dai sentimenti, decorate dalle passioni e illuminate dalle emozioni! Io quella chiave l’ho trovata: è un passepartout sul quale sono incise le parole “favole moderne”. Quasi un ossimoro per i tempi che corrono. Dato che sembra anacronistico o addirittura stralunato abbinare l’atmosfera delle favole alla cruda e volgare realtà che ci gira attorno. Ma non è così! Perché Renata Di Leo e Massimiliano Fusai, autori dell’originalissima silloge di racconti brevi intitolata “Amo nutrirmi di te”, nelle loro storie ci dimostrano proprio il contrario. Cioè che, se siamo sufficientemente attenti a dar significato alle esperienze nostre e altrui, da queste possiamo trarre delle summe alte, anche se attinte da storie apparentemente ordinarie e banali…

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