martedì 14 giugno 2011

“DISEGNI UNDERGROUND” di Osvaldo Contenti



Per ovviare all’intenso traffico romano e alle interminabili e spossanti ricerche di parcheggio, sempre più spesso lascio l’auto sotto casa ricorrendo a degli spostamenti in metropolitana. Così, in quei lunghi percorsi in underground, liberato dall’assillo della guida, posso dedicarmi con tutta tranquillità al disegno di bozzetti che interpretano liberamente ciò che mi passa per la mente, o ciò che passa davanti ai miei occhi… perché il fitto viavai dei passeggeri di un vagone di metropolitana è una vera manna dal cielo per un artista figurativo come me. Infatti, mi basta cogliere il verso di una posa particolare, di uno sguardo, o di un profilo interessante di chi mi trovo davanti per traslare quell’immagine e fissarla fedelmente, o con molta fantasia, su un blocchetto di carta per schizzi. Per farlo, utilizzo, come mi gira, o una penna a sfera Bic (con inchiostro nero), o una matita morbida o un pennarello nero a punta fine. In ogni tragitto in metrò, calcolando andata e ritorno, posso arrivare a completare anche 7 o 8 disegni. Poi, una volta tornato a casa, valutandoli con attenzione, cestino quelli poco significativi, conservandone solo i migliori. E molto spesso quei disegni “sotterranei”, una volta emersi, sono i modelli a cui mi riferisco per realizzare dei dipinti in superficie, ma non per questo superficiali, almeno spero.

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