giovedì 20 dicembre 2012

“La chambre surréaliste” opera di Osvaldo Contenti

Tra i miei sogni ricorrenti quello che mi fa entrare in quella che chiamo la “camera surrealista” è sicuramente il più attraente e stimolante. Perché lì ritrovo il mio vero mondo interiore, con figure di plastilina che si autogenerano e si ricompongono in qualcos’altro, con pareti scorrevoli che a mo’ di caleidoscopio modificano repentinamente il loro aspetto e con luci saettanti che si affievoliscono e si ravvivano allo stesso ritmo del mio respiro. A volte, mentre sogno, riprendo con una videocamera quegli stessi momenti onirici che sto vivendo. Il che mi è sempre sembrato un chiaro e implicito invito a ricordare dettagliatamente quel tale sogno dopo il risveglio. Così, appena riapro gli occhi, con carta e matita in mano, aderendo all’invito di ricordare, riproduco con degli schizzi le scene salienti del sogno appena fatto. Stavolta, però, mi sono impegnato più a fondo in tale impresa, e grazie all’apporto della computer grafica ho realizzato un’immagine di una scena della “camera surrealista” che giudico davvero fedele rispetto all’originale onirico. Il risultato è ciò che vedete riprodotto in questo post. E adesso forse vi starete chiedendo quale sia il significato del “fermo immagine” di questo sogno. Io, pur non essendo Freud, un’ipotesi ce l’avrei… ma credo sia più stimolante e divertente lasciare ogni interpretazione aperta al vostro acume psicologico.

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Con un gruppo ben selezionato di amici, facebook può diventare un vero e proprio “salotto culturale”, con tanto di approfondite analisi critiche, dotti pareri, acute osservazioni e persino col meraviglioso apporto di poesie scritte ad hoc per interpretare il sentimento dell’osservatore nei confronti dell’opera proposta in rete. Un valido esempio di tutto questo, lo trovate proprio qui di seguito. Buona lettura.

Marianna Micheluzzi
Il tuo sogno? Non saprei. La prima cosa a cui ho pensato è il bisogno che tutti avvertiamo di protezione. Di una "madre". L'immagine femminile la vedo proiettata in tutte le direzioni e con tutta se stessa che "si slarga" per alimentare, per curare, per accarezzare, per abbracciare...Una specie di grande "Madre". Non necessariamente la "mamma". Magari non è così. Complimenti, comunque, al tuo lavoro e, sopratutto alla scelta del colore...un viola-fucsia...tristezza-passione mai doma.

Renata Anna Bobbio
Non saprei dare un'interpretazione a questa immagine onirica perché mi dà l'idea di una voglia di scoprire il futuro, l'attesa di un desiderio di nuovo ma, come ho detto, non riesco a dare un'interpretazione definita. Comunque bravo per aver portato e lasciato all'interpretazione di tutti quest'immagine un po’ surreale.

Aldo Guadagnino
Io ci ho visto un essere alieno metà donna e metà uomo, che volge lo sguardo verso un mondo riflesso allo specchio di un'enorme attività cerebrale contenuta nel notevole cranio. Bravo Osvaldo, certo i tuoi sogni denotano anche nella cromaticità una forte personalità di artista, giammai banale.

Celestina Romito *(1)
Un'immagine densa di simbologie del passato (antico Egitto)... l'intenso sprigionarsi di energie dal profondo... in una sinergetica ricerca di nuova luce... l'ancestrale bisogno di sentirsi un tutt'uno con l'intero universo...

Stefania Guaranà Anella
So solo che è davvero bella come immagine, soprattutto i soli.

E' finito il mondo, possiamo cominciare noi...
Leva le spalle dal muro e incamminati
I giorni sono tanti e allora?
Guardiamoci negli occhi, vivi!
Il cielo ha avvertito i passi
E silente, dalle piramidi
Mia madre avanza fiera

Liliana Verdolin
Io vedo la vita in questa immagine....molto bella...

Araba Fenice
Rileggerti è un vero piacere...e arrivare con calore e colore sulle nostre bakeke..una gioia immensa, grazie di cuore.

Melina Gennuso
Che piacere rileggerti, caro Osvaldo. Ti auguro un bellissimo Natale! Cosa Penso? Penso al rigenerarsi, al cambiamento interiore, allo scoprire nuovi colori mescolandoli per vivere nuove emozioni...come stanchi del già conosciuto, la ricerca del misterioso futuro seguendo la luce, scoprire cosa ci riserva l'Oltre...

Eliane Micheluzzi *(2)
Je te souhaite de trouver cette chambre et de rester dans tes rêves surréels, si tel est ton désir profond comme cela le semble, bonnes fêtes Osvaldo..

Mina Pensi
Ecco l'impronta maestosa egemone del mistero ....
Corpo aitante resistente armonico che percorre il tempo...senza tempo!
Gli occhi avanzano decisi seducenti nell'avida ricerca,
tra ombre e barlumi di chiarezza improvvisa e fruttuosa!
Ombre che serbano l'ascolto nel silenzio
e lampi di conoscenza che traina la storia dell'umana presenza...
Ossimori essenziali e sostenitori della traccia umana su questa terra.
L'immagine egizia è simbolo delle radici dell'antichità
ed è spumeggiante potenza dominatrice
che serba in sé i semi della saggezza
che pian piano germoglieranno
in nuovi spazi e nuovi segmenti temporali....
UN ARDITO PASSAGGIO.

N.B. *(1) Durante il suo intervento, Celestina Romito aggiunge l’interessantissima segnalazione del link di Psychomedia,che può risultare utile come traccia iniziale per l’interpretazione del sogno in questione; *(2) Dopo le suggestioni linguistiche favoritemi dall’intervento di Eliane Micheluzzi, ho deciso di cambiare il titolo dell’opera riprodotta in questo post da “La camera surrealista” a “La chambre surréaliste”, semplicemente perché così suona meglio.