sabato 21 maggio 2011

“Artisti sulla strada” di Osvaldo Contenti



“Artisti sulla strada”, una tecnica mista a tempera e pastelli, è un’opera dedicata ai cosiddetti artisti di strada (giocolieri, mangiafuoco, clown, mimi, musicisti, statue viventi ecc.), che in numero sempre crescente popolano e ravvivano le piazze delle nostre grandi città come quelle dei piccoli centri. L’immagine che vedete, però, non coglie il terzetto di artisti mentre questi sono intenti a dar spettacolo, ma in un momento di pausa dal duro lavoro che molto spesso li vede impegnati per moltissime ore dinanzi a passanti distratti e dal braccino corto. Nella raffigurazione dei tre ragazzi, ho voluto enfatizzare il contrasto fra i loro indumenti multicolore e un velo di grigia tristezza che si può leggere nei loro sguardi un po’ persi nel vuoto. Un malinconico dietro le quinte di questi artisti, disposti a elargire molta felicità in cambio di pochi spiccioli.
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Su Facebook, la poetessa Anna Maria Ciaurro ha dedicato questo straordinario commento alla mia opera:

“Il quadro è di grande effetto, evidenzia quel velo malinconico sui visi dei figuranti, persi in pensieri che potrebbero essere svelati se solo ci si mettesse al loro posto anche solo per po tempo; lo scontento è esorcizzato dai vestiti coloratissimi che esprimono il grado di passione per l'arte di questi artisti, che anche senza un soldo in tasca fanno arte, e a volte anzi sempre non si chiede che un consenso, uno sguardo a quella fatica... sembra assurdo ma i veri artisti vivono di dignità e mai vorrebbero fare arte solo per soldi. Infatti quelli arrivano o troppo pochi o troppo tardi ma questa è un altra storia. Sei geniale caro Osvaldo ti avevo smarrito come capita molto spesso in questo posto, mi ha fatto piacere reincontrarti. Un abbraccio Anna Maria”.
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Invece, il poeta Gian Contardo Colombari, per omaggiare il mio lavoro, ha addirittura composto la seguente poesia:

Artisti di strada.

Gesso bianco su asfalto grigio
oppure esplosione arlecchinica di colori:
chiedono un obolo alla loro miseria
oppure non chiedono nulla,
perché la loro è una scelta di vita,
dettata dal coraggio della libertà.

Offrono sogni per una moneta
o anche gratuitamente:
sogni su un marciapiede,
su un muro, sopra un vetro.

Il tempo, la pioggia, la neve
faranno svanire i loro sogni dipinti,
così come la vita
spesso distrugge i sogni
che la nostra mente disegna.