martedì 11 settembre 2012

Alla Biennale di Venezia il fascino del 3D parla di futuro

Se il terzo millennio simbolicamente rappresenta la terza età dello spirito, forse veramente siamo già entrati pienamente - e magari senza accorgercene - anche nella terza dimensione. Di questo e d’altro si è parlato alla 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Si è svolto infatti il 7 settembre 2012, presso lo Spazio Luce-Cinecittà, l’evento “Le frontiere del 3D - le nuove tecnologie nella cultura e nei media” sotto l’egida della Commissione Europea, con il patrocinio istituzionale della rappresentanza in Italia. L’apertura dell’incontro è stata riservata alla conferenza per la presentazione alla stampa del libro “3D Stereoscopico. Guida professionale per cinema, tv, new media” edito dalla FAG Edizioni e curato da Jordan River e Gianfranco Confessore. Il testo è in distribuzione nelle migliori librerie italiane ed è già molto apprezzato oltre che in ambito formativo e accademico anche in ambiente professionale, poiché come hanno sottolineato i maggiori rappresentanti del settore, al momento è l’unico libro completo che pone le fondamenta sull’argomento e in lingua italiana. Il testo infatti non mantiene in riserbo i segreti professionali del 3D stereovision, che pur essendo un fenomeno in continua evoluzione nel volume viene svelato senza mistero. Spesso infatti, come ha sottolineato anche Gianfranco Confessore durante la conferenza, ‘chi scrive non sa fare’, ma questa volta l’argomento è trattato da figure professionali che operano fattivamente nel settore da oltre dieci anni. È peraltro ormai una filosofia dello stesso editore FAG di Milano, che ricerca sempre attentamente gli autori nelle varie professioni con i contenuti raccolti direttamente sul campo. Molti gli ospiti presenti al Meeting per parlare di 3D, fra cui il Presidente della Twentieth Century Fox Italia Osvaldo DE SANTIS che, in rappresentanza in Italia di una delle major Usa e tra le più importanti al mondo, ha voluto sottolineare che se da una parte a livello internazionale il fenomeno è sempre in continua espansione (non si poteva non citare il titolo in 3D e campione d’incassi “Avatar” di J. Cameron, prodotto appunto dalla sua major) dall’altra in Italia, soprattutto sul piano produttivo, tale sviluppo del settore viene visto con «falso scetticismo, poiché si tratta di tecniche e tecnologie che la maggioranza degli addetti ai lavori ancora non conosce». De Santis ha in tale contesto fatto presente che il 3D parte dalla sceneggiatura e che dev’essere vissuto prima come una forma espressiva e poi anche a livello commerciale. Importante anche l’intervento del Direttore del canale SKY 3D Italia Cosetta LAGANI, che ha sottolineato quanto il fenomeno sia sempre in forte espansione e che anche grazie a tale canale stereoscopico questo nuovo linguaggio di fruizione culturale può avere sempre più risvolti positivi. Quindi non solo le sale per proiettare in 3D, ma un canale interamente riservato al formato, il primo in Italia con il 100% di programmi in 3D che trasmette via etere, e che è sempre alla ricerca di nuovi contenuti in versione tridimensionale. Tra i relatori è intervenuta anche l’intraprendente produttrice cinematografica Manuela CACCIAMANI, AD di D2B, azienda leader in Italia nella grafica 3D, sottolineando come il 3D debba in qualche modo divenire «3T: Trama, Tradizione, Tecnologia». Articolato e interessante, altresì, l’intervento del Direttore Internazionale della SMPTE Society of Motion Picture and Television Engineers (ente internazionale che si occupa in particolare di standard degli audiovisivi) Angelo D’ALESSIO, che ha evidenziato l’importanza del libro ‘3D Stereoscopico’ che può essere molto utile anche da un punto di vista culturale. D’Alessio, da attento esperto di standard e formati, parlando di 3D e audiovisivo in generale, ha sottolineato infine quanto l’individuazione di standard qualitativi possa essere determinante nella resa finale di un’opera culturale audiovisiva dal suo concepimento sino alla fruizione finale, soffermandosi anche sull’importanza che riveste il suono in ambiente tridimensionale. A tal proposito durante l’apertura dei lavori lo stesso Jordan River, esperto di regia 3D e produzione stereoscopica, che sta recentemente seguendo da vicino anche alcuni progetti di ricerca del MIUR sulla Stereovisione 3D per conto della Delta Star Pictures, ha fatto presente come anche in ambito di ricerca scientifico-tecnologica stanno venendo fuori molte curiosità positive circa le implicazioni psicologiche di questa tecnica. Il regista ha sottolineato come occorra sfatare l’idea sbagliata che il 3D stanca la vista e il cervello: al contrario, se il 3D è curato magistralmente, questa è una tecnica che durante la visione rilassa anche la mente – si potrebbe definire un’operazione creativa di sinfonia della mente, poiché la mente agisce per archètipi. Occorre invece dire che il 3D sul piano professionale è ancora giovane e che il 99% delle opere prodotte in 3D sono scadenti, mal prodotte, spesso pensate e girate in 2D e poi convertite in stereoscopia. Ciò è dovuto a un problema di scolarizzazione sul tema. Non meno interessante, soprattutto per i professionisti del settore, la relazione esposta dal Consigliere della Regione Lazio On. Antonio PARIS – in molti, infatti, apprezzando la sensibilità e l’attenzione che il rappresentante della Regione Lazio riserva anche al settore dell’audiovisivo, a conclusione dell’incontro hanno voluto nominarlo ‘ambasciatore del cinema’. Paris ha ricordato l’importante legge quadro sull’audiovisivo che la Regione Lazio ha recentemente approvato in aula e che l’ente regionale ha messo a disposizione un fondo da 45 milioni di euro per il Cinema e l'Audiovisivo e l’intervento emendativo proprio sul 3D al quale Jordan River ha contribuito con la Regione Lazio. Lo stesso Jordan River ha sottolineato tuttavia, anche su indicazione di molti produttori con i quali collabora spesso, che i meccanismi ‘retroattivi’ di attuazione degli interventi regionali del Lazio per il cinema debbano guardare al futuro e non al passato, e quindi il riconoscimento dei finanziamenti dev’essere, così come avviene anche per tutti i bandi europei, approvato con tempi accettabili mediante apposito e formale decreto d’impegno per progetti meritevoli, e solo la rendicontazione finale deve riguardare la retroattività a saldo dell’intervento – un meccanismo sicuramente più democratico e a sostegno anche dei produttori meno tutelati. Paris ha rilevato durante il meeting la sua disponibilità ad intervenire riservando la dovuta premialità al 3D e quindi alle nuove tecnologie che sarà oggetto d’intervento anche nella programmazione del Centro regionale per il Cinema e l’Audiovisivo della Regione Lazio. Durante l’incontro sono stati proiettati in anteprima spezzoni di alcuni recenti lavori in stereoscopia 3D, fra cui il documentario stereoscopico ‘Apollineum 3D’ diretto da Jordan River e girato a oltre 2000 metri di altezza sulle vette più alte del Parco Nazionale del Pollino (uno dei parchi più grandi d’Europa e ancora inesplorato) e alcuni spezzoni 3D inediti del film ‘Sacred Code 3D’ sempre diretto da Jordan River, progetto di fiction per cui è prevista anche la pubblicazione del romanzo di narrativa fantasy. FONTE: Corbec Film - - LINK Sacred Code: http://www.sacrocodice.com/