Galleria virtuale di dipinti, disegni, sculture, fotografie e recensioni dell'artista Osvaldo Contenti
lunedì 25 aprile 2011
“L’ultima schiavitù” disegno di Osvaldo Contenti
La vigliaccheria degli adulti si esprime al massimo grado quando si tratta di oltraggiare bambini e adolescenti indifesi. E questo avviene in tutte le latitudini, segno che l’incultura del “possesso” di una giovane creatura pervade allo stesso modo sia le zone industrializzate che quelle in via di sviluppo. È quindi urgente che, dapertutto e in tutti i modi possibili, partendo dalle famiglie e arrivando ai Governi di ogni Paese, questa forma di sopraffazione venga stigmatizzata e debellata definitivamente, com’è stato quando l’umanità ha avuto uno scatto di coscienza, progredendo nella sua evoluzione socio-antroplogica e ponendo fine per sempre allo schiavismo e all’apartheid. Facciamo che diventi un impegno costante! Per tutti!
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RispondiEliminaRingrazio di cuore il poeta Gian Contardo Colombari per la sua splendida e toccante poesia, che ha colto e tradotto con molta efficacia espressiva l'esatto significato della mia opera.
RispondiEliminaGrazie, Osva.
RispondiEliminaAnche se c'è un refuso micidiale: ho scritto "stappi" al posto di "strappi". Me ne scuso.
L'avevo notato. Spero di poterlo correggere. Ciao!
RispondiEliminaGian, non posso correggerlo, ma solo eliminarlo. Se vuoi postane uno nuovo, così elimino quello vecchio.
RispondiEliminaDetto, fatto.
RispondiEliminaCOSA ASPETTI?
Cosa aspetti,
bambina seduta in strada
ed avvolta in una coperta usata?
Colui che ti manda fra la gente
ad elemosinare spiccioli
mentre i tuoi giorni scivolano via
come gocce di arida rugiada?
Qualche mano che ti tende
una moneta che per chi te la dà
ha solo il sapore del superfluo?
Qualcuno che ti allievi
anche solo con un sorriso
la durezza di una vita
troppo presto passata
dallo stato di germoglio
a quello di ramo sovraccarico?
Qualcuno che ti stappi
dalle sabbie mobili
della fame e dell'accattonaggio
per portarti nel giardino
della dignità?
Oppure semplicemente
aspetti che la speranza
torni a inondare
con la sua luce
la tua vita troppo presto
offuscata da ombre?
Gian Contardo Colombari, 25 aprile 2011.