martedì 3 maggio 2011

"OCCHI SMARRITI" di Osvaldo Contenti



Un senso di vuoto, di non appartenenza, in cui anche i colori sembrano rappresentare solo se stessi, senza legami con l’esterno, senza significato, slabbrati dalla realtà, senza più la forza di resistere all’attrazione di quel buio che tutto assorbe e nulla restituisce.

2 commenti:

  1. Occhi smarriti,
    di chi vive il momento,
    un tempo temuto, di trovarsi
    a cavallo fra due mondi,
    fra l'esistenza terrena che sfuma
    e l'Oltre.

    Occhi smarriti,
    in cui si trova difficile
    distinguere, nella sorpresa
    che li domina,
    paura o tristezza,
    ansia per il non conosciuto
    che si sta per conoscere
    o strazio per le perssone amate
    che si stanno per lasciare,
    serena accettazione
    o disperato abbandono.

    Occhi smarriti,
    in cui si specchia fedelmente,
    crudelmente, spietatamente,
    lo smarrimento di chi,
    d'ora in avanti,
    dovrà fare a meno di quello sguardo,
    che per tanti anni è stato fonte
    di amore, di dolcezza,
    di protezione, di conforto.

    Alla luminosa memoria di Milena, mamma di Osvaldo.

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  2. Carissimo Gian, la tua splendida poesia ha avuto il potere di rischiarare l'oscurità che andavo percorrendo da giorni, palesandomi un cammino d'amore che ora grazie a te ha un più chiaro indirizzo.

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