Galleria virtuale di dipinti, disegni, sculture, fotografie e recensioni dell'artista Osvaldo Contenti
sabato 23 febbraio 2013
Avvistato un UFO nei cieli del Vaticano! – Photoscoop di Osvaldo Contenti
ROMA – Al trambusto generale, dovuto alle recenti dimissioni di Papa Benedetto XVI, quest’oggi, alle precise, si sono aggiunte altre nubi sui cieli del Vaticano. Stavolta causate dall’avvistamento di un UFO - dai romani subito soprannominato “Er quadri cuppolone” - dal quale non è sceso ancora nessun alieno. Anche se qualcuno, da uno dei finestroni del veicolo extraterrestre, giura di aver visto affiorare un bizzarro essere con le orecchie a punta, che per qualche minuto ha pure esposto uno striscione con su scritto: “Santità, lei non lo conosce il Vaticano!”. A seguito di questa sorprendente notizia, le reazioni politiche italiane non si sono fatte attendere. Eccone alcune. Beppe Grillo: “Non abbiate paura, è un mio cugino di Varazze venuto a salvare il mondo!”. Silvio Berlusconi: “E va bene, con la prossima finanziaria costruiremo uno Stargate tutto per lui!”. Mario Monti: “Ma questo Signor alieno, la paga l’Imu sulla prima astronave?”. Pierluigi Bersani: “Ragassi, però, non siamo mica qui a dar da mangiare a ufo a un E.T.!”.
giovedì 7 febbraio 2013
“Il sacerdote” opera di Osvaldo Contenti
Questa mia opera è una tecnica mista che si ispira ai sacerdoti dell'antichità e alla loro misteriosa missione compiuta sempre a cavallo tra umano e divino.
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Anche quest’opera, che fa parte delle mie “pitture oscure” (dove tendo a tradurre il pensiero antico veicolandolo in quello moderno), ha riscosso un certo interesse tra i miei amici di facebook. Prova ne sia la pregevole collana di commenti che potete leggere di seguito.
Afferenze stanziali argomentano d'adiacenze e distanze tracciando mappatura d'itinerante inconscio/---/
VALERIA CATANIA
Bellissima quest'opera, Osvaldo...quasi monocromatica.... restituisce piena dignità al volto riprodotto che appare come dimenticato dall'altrui sguardo ma non dal tuo....che lo evidenzia ... grazie.
ALBERTO BARRA
Molto interessante ..ne hai messo in evidenza l'anima...sembra quasi privo di fisicità..Hai focalizzato la tua attenzione sull'espressività del volto...che appare in tutta la sua dimensione spirituale...Grazie, Osvaldo.
ELVIRA LEMBO
Grazie Osvaldo, affascinante e grottesca al contempo...senza tempo, fuori dal tempo. Ed è lo sguardo che più mi colpisce.
STEFANIA GIALLANELLA
volto inquietante... ...che non vuol dire che non sia molto bello...
LILIANA VERDOLIN
Per me non è inquietante, mi pare un'anima inquieta, questo si!! intenso ed espressivo, comunque..
ANNAMARIA ROSSI
Cela me rappelle le " Sfumato" de Léonard de Vinci, ce visage est en pleine méditation, peut-être l'étais-tu aussi..très intéressant...bonjour Osvaldo...
ELIANE MICHELUZZI
Molto particolare e dal sesso indefinibile.
MARIA PIA MONICELLI
Excellent work. There is so much to read into this face. Thank you Osvaldo Contenti.
SAM ZORBA
Molto particolare, mi piace.
MAURIZIO MAGGI
Se non leggessi la firma saprei già che è una tua opera..quello sguardo ti etichetta e direi con certezza :E' un "Contenti".
ANGELA RAGUSA
Molto particolare, riflessivo, con quel pizzico di indecifrabile inquietudine...Grazie Osvaldo!
MELINA GENNUSO
Molto Bella quest´opera !!! Divina Grazie Osvaldi *
MALICE CASTRO
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Anche quest’opera, che fa parte delle mie “pitture oscure” (dove tendo a tradurre il pensiero antico veicolandolo in quello moderno), ha riscosso un certo interesse tra i miei amici di facebook. Prova ne sia la pregevole collana di commenti che potete leggere di seguito.
Afferenze stanziali argomentano d'adiacenze e distanze tracciando mappatura d'itinerante inconscio/---/
VALERIA CATANIA
Bellissima quest'opera, Osvaldo...quasi monocromatica.... restituisce piena dignità al volto riprodotto che appare come dimenticato dall'altrui sguardo ma non dal tuo....che lo evidenzia ... grazie.
ALBERTO BARRA
Molto interessante ..ne hai messo in evidenza l'anima...sembra quasi privo di fisicità..Hai focalizzato la tua attenzione sull'espressività del volto...che appare in tutta la sua dimensione spirituale...Grazie, Osvaldo.
ELVIRA LEMBO
Grazie Osvaldo, affascinante e grottesca al contempo...senza tempo, fuori dal tempo. Ed è lo sguardo che più mi colpisce.
STEFANIA GIALLANELLA
volto inquietante... ...che non vuol dire che non sia molto bello...
LILIANA VERDOLIN
Per me non è inquietante, mi pare un'anima inquieta, questo si!! intenso ed espressivo, comunque..
ANNAMARIA ROSSI
Cela me rappelle le " Sfumato" de Léonard de Vinci, ce visage est en pleine méditation, peut-être l'étais-tu aussi..très intéressant...bonjour Osvaldo...
ELIANE MICHELUZZI
Molto particolare e dal sesso indefinibile.
MARIA PIA MONICELLI
Excellent work. There is so much to read into this face. Thank you Osvaldo Contenti.
SAM ZORBA
Molto particolare, mi piace.
MAURIZIO MAGGI
Se non leggessi la firma saprei già che è una tua opera..quello sguardo ti etichetta e direi con certezza :E' un "Contenti".
ANGELA RAGUSA
Molto particolare, riflessivo, con quel pizzico di indecifrabile inquietudine...Grazie Osvaldo!
MELINA GENNUSO
Molto Bella quest´opera !!! Divina Grazie Osvaldi *
MALICE CASTRO
domenica 3 febbraio 2013
ANDREA OSVART DOTATA DI POTERI MAGICI! – Photoscoop di Osvaldo Contenti
GOSSIP PLUS!, La rivista che se le Canta e te le Sona, grazie al fotografo di redazione El Osvaldawy, nipote del lead vocalist egiziano Mubarock, ha realizzato un eccezionale scoop fotografico, in cui l’attrice ungherese Andrea Osvart, evidentemente dotata di poteri magici, col solo tocco delle mani riesce a far scaturire uno Jinn, un “genio” soprannaturale, dalla propria sciarpa appena acquistata al mercatino di Porta Portese in Roma.
In perfetto italiano, poi, la bella e brava attrice magiara, ha reagito così dinanzi al nostro fotografo che le chiedeva di poter pubblicare lo scatto:
“Te, picolo photografo con tua machina photografica de guano, non te permectere de publicar mia photo in tua rivixta de m****!”.
Per cui, visto l’esplicito ed entusiastico consenso espresso dalla Osvart, è anche con una certa punta d’orgoglio che pubblichiamo via web questo fotoritratto veramente straordinario!
“Te, picolo photografo con tua machina photografica de guano, non te permectere de publicar mia photo in tua rivixta de m****!”.
Per cui, visto l’esplicito ed entusiastico consenso espresso dalla Osvart, è anche con una certa punta d’orgoglio che pubblichiamo via web questo fotoritratto veramente straordinario!
sabato 2 febbraio 2013
Al cinema: “La scoperta dell’alba” di Susanna Nicchiarelli
“La scoperta dell’alba” di Susanna Nicchiarelli
Recensione di Osvaldo Contenti
Trama del film: Nel 1981, a Roma, due brigatisti rossi uccidono a rivoltellate il Prof. Mario Tessandori nel cortile dell’università dove questi insegna. Testimone dell’efferato omicidio è il collega Prof. Lucio Astengo, che poche settimane dopo scompare nel nulla. Le figlie Caterina e Barbara Astengo, rispettivamente di dodici e di sei anni, assieme alla madre, non riescono a comprendere il perché di quell’improvvisa sparizione. Passano gli anni e nel 2011 Caterina e Barbara decidono di mettere in vendita la casa del mare. Ma in quell’appartamento abbandonato da tempo, Caterina scopre che un vecchio telefono, con la linea staccata, riesce invece a comunicare col numero della vecchia casa di città della propria famiglia. E all’altro capo del telefono le risponde lei stessa, la Caterina di dodici anni. C’è quindi la possibilità di allertare quella bambina su quello che accadrà al padre di entrambe, forse arrivando a risolvere l’enigma della sua misteriosa scomparsa.
La visione iniziale di questo film mi ha subito fatto tornare alla mente quando, all’età di 7 anni, il 22 novembre del 1963, un’edizione speciale del telegiornale diede notizia dell’assassinio del Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Quella scioccante notizia, relativa ad un signore che mi era stato molto simpatico, mi scaraventò immediatamente dal mondo delle favole a quello della realtà, in cui i grandi, tolta la maschera, mi apparivano come degli esseri violenti e sanguinari. Da lì in poi compresi che il percorso che mi separava dagli individui con più anni dei miei non si sarebbe risolto in una piacevole passeggiata.
Per cui, tramite questo “filtro mnemonico”, sono entrato subito in sintonia con “La scoperta dell’alba” di Susanna Nicchiarelli, capendone gli intenti, il punto di vista e la tecnica ad “acquarello” utilizzata per pennellare la delicatezza cromatica dei sentimenti, in particolare quando questi si riferiscono agli universi spaziotemporali che tracciano, senza separarle, le vite di due donne e il loro passato da bambine.
Il che fa di questa pellicola, liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Walter Veltroni, un complesso involucro di situazioni simmetriche ma atemporali, che assumono una singolare forma unitaria solo quando le donne e le bambine comunicano tra loro tramite un vecchio telefono a rotella, mediante il quale, forse, sarà possibile scoprire i motivi della misteriosa scomparsa del padre di entrambe.
Sullo sfondo di tutto questo, però, si avverte, incombente, un pesantissimo monito rivolto a dei crudeli e spietati assassini, quei brigatisti rossi che nei famigerati “anni di piombo” insanguinarono l’Italia con omicidi efferati che non tenevano in alcun conto i sentimenti delle famiglie che sarebbero state colpite da quegli orrori. Omicidi rivendicati con un gergo demenziale, logorroico, iperburocratico e sgrammaticato (neanche da quinta elementare), tramite volantini imbevuti di sola violenza, incapaci di umanizzare e gestire il dialogo politico, nonché le passioni e le idee che generano il futuro e il rispetto per chiunque non la pensi al tuo stesso modo. In anni terribili, che chi li ha vissuti con coscienza e raziocinio, vengono ricordati come il vero oblio della ragione che genera mostri.
A parte ciò, nel buon film di Susanna Nicchiarelli, al quale manca solo un po’ di ritmo per elevarsi a ottimo, vi sono delle straordinarie prove d’attore, sopra a tutte quelle di Margherita Buy, di Sergio Rubini e di Lina Sastri, che anche da sole meritano di essere sottolineate per la capacità di questi eccezionali interpreti di delineare i rispettivi personaggi con assoluta nettezza, senza mai incorrere nella gigioneria o nella recitazione sopra le righe. Qualità che solo i grandissimi attori possiedono.
Collegamenti
Distribuzione Fandango:
http://www.fandango.it/scheda.php/it/la-scoperta-dell-alba/690
Trailer del film:
http://www.youtube.com/watch?v=xDKDvG-uesk
La scoperta dell’alba – Rizzoli editore:
http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/1309_la_scoperta_dell_alba_veltroni.html
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N.B. Recensione pubblicata anche sul Portale dello Spettacolo PALCOSCENICO
Recensione di Osvaldo Contenti
Trama del film: Nel 1981, a Roma, due brigatisti rossi uccidono a rivoltellate il Prof. Mario Tessandori nel cortile dell’università dove questi insegna. Testimone dell’efferato omicidio è il collega Prof. Lucio Astengo, che poche settimane dopo scompare nel nulla. Le figlie Caterina e Barbara Astengo, rispettivamente di dodici e di sei anni, assieme alla madre, non riescono a comprendere il perché di quell’improvvisa sparizione. Passano gli anni e nel 2011 Caterina e Barbara decidono di mettere in vendita la casa del mare. Ma in quell’appartamento abbandonato da tempo, Caterina scopre che un vecchio telefono, con la linea staccata, riesce invece a comunicare col numero della vecchia casa di città della propria famiglia. E all’altro capo del telefono le risponde lei stessa, la Caterina di dodici anni. C’è quindi la possibilità di allertare quella bambina su quello che accadrà al padre di entrambe, forse arrivando a risolvere l’enigma della sua misteriosa scomparsa.
La visione iniziale di questo film mi ha subito fatto tornare alla mente quando, all’età di 7 anni, il 22 novembre del 1963, un’edizione speciale del telegiornale diede notizia dell’assassinio del Presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Quella scioccante notizia, relativa ad un signore che mi era stato molto simpatico, mi scaraventò immediatamente dal mondo delle favole a quello della realtà, in cui i grandi, tolta la maschera, mi apparivano come degli esseri violenti e sanguinari. Da lì in poi compresi che il percorso che mi separava dagli individui con più anni dei miei non si sarebbe risolto in una piacevole passeggiata.
Per cui, tramite questo “filtro mnemonico”, sono entrato subito in sintonia con “La scoperta dell’alba” di Susanna Nicchiarelli, capendone gli intenti, il punto di vista e la tecnica ad “acquarello” utilizzata per pennellare la delicatezza cromatica dei sentimenti, in particolare quando questi si riferiscono agli universi spaziotemporali che tracciano, senza separarle, le vite di due donne e il loro passato da bambine.
Il che fa di questa pellicola, liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Walter Veltroni, un complesso involucro di situazioni simmetriche ma atemporali, che assumono una singolare forma unitaria solo quando le donne e le bambine comunicano tra loro tramite un vecchio telefono a rotella, mediante il quale, forse, sarà possibile scoprire i motivi della misteriosa scomparsa del padre di entrambe.
Sullo sfondo di tutto questo, però, si avverte, incombente, un pesantissimo monito rivolto a dei crudeli e spietati assassini, quei brigatisti rossi che nei famigerati “anni di piombo” insanguinarono l’Italia con omicidi efferati che non tenevano in alcun conto i sentimenti delle famiglie che sarebbero state colpite da quegli orrori. Omicidi rivendicati con un gergo demenziale, logorroico, iperburocratico e sgrammaticato (neanche da quinta elementare), tramite volantini imbevuti di sola violenza, incapaci di umanizzare e gestire il dialogo politico, nonché le passioni e le idee che generano il futuro e il rispetto per chiunque non la pensi al tuo stesso modo. In anni terribili, che chi li ha vissuti con coscienza e raziocinio, vengono ricordati come il vero oblio della ragione che genera mostri.
A parte ciò, nel buon film di Susanna Nicchiarelli, al quale manca solo un po’ di ritmo per elevarsi a ottimo, vi sono delle straordinarie prove d’attore, sopra a tutte quelle di Margherita Buy, di Sergio Rubini e di Lina Sastri, che anche da sole meritano di essere sottolineate per la capacità di questi eccezionali interpreti di delineare i rispettivi personaggi con assoluta nettezza, senza mai incorrere nella gigioneria o nella recitazione sopra le righe. Qualità che solo i grandissimi attori possiedono.
Collegamenti
Distribuzione Fandango:
http://www.fandango.it/scheda.php/it/la-scoperta-dell-alba/690
Trailer del film:
http://www.youtube.com/watch?v=xDKDvG-uesk
La scoperta dell’alba – Rizzoli editore:
http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/libro/1309_la_scoperta_dell_alba_veltroni.html
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N.B. Recensione pubblicata anche sul Portale dello Spettacolo PALCOSCENICO
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