mercoledì 13 aprile 2011

“Ritratto di Dacia Maraini” di Osvaldo Contenti


Sono quasi le 21 e la serata è dannatamente ventosa. Dacia Maraini esce dal taxi e, istintivamente, serra subito il bavero della giacca per proteggersi da quello sferzante ponentino, mentre una selvaggia schiera di automobili sfreccia senza tregua alle sue spalle, lasciando sullo sfondo scie balenanti e contrastanti. Quell’immagine, seppur fuggevole, si proietta come un potente imprinting nella mia mente e l’abitudine a comporre dei ritratti mnemonici mi permette di archiviarla come una sorta di “fotografia cerebrale”. Poi, la scrittrice, riconoscendomi, sfodera uno dei suoi sorrisi migliori, mentre una Piera degli Esposti  particolarmente in forma affiora dal lato opposto del taxi. Ad entrambe rivolgo il mio caldo saluto di benvenuto dinanzi alla sede romana dell’Associazione Culturale “Massenzio Arte”, che proprio in quel momento apre i suoi massicci battenti, mostrando un giardino interno contrappuntato da anfore antiche e da un percorso di fiammelle su ciotole che compongono un incantevole e invitante ingresso alle sale dell’associazione. Dove, di lì a poco, si svolgerà  la presentazione di un nuovo libro della Maraini, intitolato “Un clandestino a bordo”, che Piera degli Esposti ci proporrà in lettura, scorrendone qualche pagina col suo solito, magico stile di grande attrice. La presentazione, da me ideata e organizzata, ha un grandissimo successo e sebbene il salone principale di “Massenzio Arte” sia molto ampio, oltre ai posti a sedere, tutti gremiti, si conta persino una nutrita corona di persone che pur di assistere a quel piccolo, grande evento si dispone a seguire in piedi quell’ora dedicata alla letteratura. Ovviamente sono raggiante per quel successo, ma già penso al ritratto mnemonico di Dacia Maraini che sarò pronto ad eseguire l’indomani mattina. Proprio il ritratto che ora state vedendo, realizzato a china e poi donato alla scrittrice, la quale si mostrò molto sorpresa di essere stata ritratta senza aver mai posato per me. Un piccolo “trucco d’artista” di cui siete tra i pochissimi a conoscere il segreto.

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